Albi e sportelli

Sportelli dedicati al lavoro di cura in Friuli: un bilancio
Il progetto Occupazione e Servizi alla Persona, realizzato da Italia Lavoro, le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, le Diocesi friulane e il Patriarcato di Venezia, ad un anno e mezzo dall'avvio ha portato, in Friuli, all' apertura di otto sportelli (contro i 4 inizialmente previsti), alla realizzazione di 14.673 colloqui con badanti e famiglie, e alla stipula di 620 contratti.
Secondo la responsabile regionale del progetto, Nadia Venerus, l'esperienza degli otto sportelli ha contribuito all'emersione del lavoro nero di quelle badanti che, pur con regolare permesso di soggiorno, lavoravano in nero all'interno delle famiglie e ha condotto alla diminuzione delle conflittualità tra famiglie e badanti. Il servizio di mediazione avrebbe, infatti una sorta di effetto deterrente in quanto sia le badanti che le famiglie, sentendosi in qualche modo osservate e controllate, mettono in atto comportamenti più corretti e di maggiore conciliazione.
Da: www.redattoresociale.it/  del 23 ottobre 2006

Attività di sportello in Lazio
E' stato dato il via in novembre a Roma, Latina, Il Cairo e Bucarest al progetto "Badanti: diritti tutele e opportunità", patrocinato dalla Regione Lazio. Si tratta di iniziative di formazione e informazione che includono l'apertura di due sportelli in Lazio, uno a Roma ed uno a Latina  (operativi presso le sedi della Uil nei giorni di lunedì e martedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e giovedì dalle ore 14,00 alle ore 18,00) e di due sportelli esteri, a Il Cairo e Bucarest. Questi ultimi hanno lo scopo di attivare una collaborazione tra Uil e sindacati locali, al fine di orientare e formare i lavoratori interessati a migrare in Italia, per facilitare l'incontro internazionale tra domanda ed offerta di lavoro.
Da:  www.equalaspasia.it/modulo.php?id=273&custompw=news

Albo badanti a Ferrara
Sarà creato in Provincia di Ferrara un albo delle assistenti familiari che operano sul territorio, consultabile da tutti i cittadini presso i Centri per l'Impiego della Provincia. 
Attraverso la lista, sarà possibile conoscere i nomi dei lavoratori del settore e la loro disponibilità. Potranno iscriversi all'albo le assistenti familiari in regola con il permesso di soggiorno e in possesso di competenze professionali comprovate: saranno valutati, a tal fine, i corsi di formazione e i titoli di studio conseguiti in Italia o all'estero e sarà necessaria un'esperienza di lavoro di almeno 4 mesi (in Italia).
L'albo sarà diviso in due sezioni: una dedicata alle persone fisiche (che esercitano la professione di assistente familiare a domicilio o presso strutture di assistenza) e l'altra alle imprese.
Da: www.emiliaromagnasociale.it/

Registro comunale della badanti a Magenta (Milano)
Lo scorso ottobre la Giunta Comunale ha deliberato l'istituzione di un Registro Comunale delle Badanti. L'iniziativa, predisposta in collaborazione con l'associazione Telefono Donna e con lo Sportello Rosa, nasce con l'obiettivo di favorire il contatto tra la domanda e l'offerta di prestazioni assistenziali e di selezionare e preparare al lavoro di badante le persone interessate a svolgere questa attività. 
A tale scopo il Comune di Magenta finanzierà un corso di formazione della durata di 56 ore, la cui frequenza è obbligatoria per ottenere l'iscrizione al registro. Tra i requisiti per l'iscrizione al registro ci sono, inoltre, l'età non inferiore ai 18 anni, la regolarità del soggiorno in Italia, la buona conoscenza della lingua italiana, esperienze lavorative nel settore.
Per informazioni: Sportello Persona e Lavoro, tel. 02 97.35.246; e-mail: sportellopersonaelavoro@comunedimagenta.it
Da: www.comunedimagenta.it/dettaglio.asp?tipo=Comunicati_Stampa&id=2258&sez=2

Registri pubblici delle assistenti familiari in Sardegna
La Giunta Regionale della Sardegna ha proposto l'istituzione di registri pubblici delle assistenti familiari (costituiti per ogni distretto di PLUS a cura del Comune capofila) cui dovranno accompagnarsi iniziative tese a migliorare la qualità dell'assistenza offerta dalle badanti.
All'avvio di queste iniziative saranno destinati 140mila euro, ossia il 20% dello stanziamento disposto a favore del sostegno a domicilio prestato dalle assistenti familiari per l'anno 2006. Il 70% (490mila euro) sarà invece destinato a due aree-laboratorio prescelte, i comuni di Sassari e di Cagliari, per sperimentare queste forme di sostegno in due programmi pilota. Infine il restante 10% delle risorse sarà utilizzato per la diffusione nella popolazione delle iniziative legate alla costituzione della rete pubblica delle assistenti familiari, anche attraverso il sito internet della Regione, per la promozione di attività di coordinamento e di supporto tecnico sul tema ai distretti di PLUS e per la valutazione e il monitoraggio della sperimentazione.
Da: www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=32322&v=2&c=16&t=1

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