Albi e sportelli

Sportelli badanti in Friuli Venezia Giulia: un resoconto
Nel periodo gennaio-settembre 2007 sono stati  complessivamente  4.263 i colloqui con l’utenza registrati dagli sportelli “Assistenti familiari” di Pordenone, Maniago e S.Vito al Tagliamento. Le strutture ricevono mediamente circa 100 offerte di lavoro al mese e circa 60 richieste da parte delle famiglie. Tra le parti si realizzano  una media di circa  43 contratti di lavoro al mese, nel 90% dei casi per un monte ore “superiore” alle 25 ore settimanali.
Romania, Ucraina e Moldavia sono le nazionalità delle donne che si rivolgono più frequentemente agli sportelli in cerca di lavoro. Particolarmente basso è invece il numero di donne italiane che si sono presentate per svolgere questa mansione. Nella maggior parte dei casi si tratta di donne pensionate che intendono lavorare fuori regola, oppure espulse dai processi produttivi con necessità di completare il percorso contributivo.
Lo studio analizza anche le esigenze delle famiglie che necessitano di un’assistente familiare. Nella maggior parte dei casi richiedono l’intervento per un anziano non autosufficiente (1 su 4 gravemente non autosufficiente; 2 su 5 mediamente non autosufficiente, 1 su quattro lievemente). Ed in 7 casi su 10 richiedono una assistente familiare disponibile alla convivenza.
Tra le criticità riscontrate, il peso delle pratiche burocratiche amministrative, la necessità di “provare” senza formalizzare prima l’inizio del rapporto di lavoro. Inoltre è stata rilevata la diffusa presenza sul territorio di reti di collocamento informali ed irregolari, che possono essere definite “agenzie non autorizzate”, legate all’immigrazione clandestina.
Gli sportelli della Provincia sono attivi a Pordenone in via Brusafiera, 4 (tel. 0434 23.14.66), Maniago in via Alighieri, 28 (Tel 0427 71.577) e S. Vito presso il Comune in Via Amalteo (tel. 0434 84.29.62).
Da: Il Piave
 
Agenzia per la tutela di colf e badanti a Bologna
È nata a Bologna, su iniziativa della cooperativa Modem in collaborazione con lo Spi-Cgil, un’agenzia chiamata “Casa Base”, che si propone come tramite tra la domanda di famiglie in cerca di personale e le lavoratrici immigrate che offrono lavoro. Collaterale a questo progetto è la nascita dell’associazione "migrAzioni", che unirà colf, badanti e lavoratrici immigrate e che si occuperà di informazione, tutela dei diritti, attività per il tempo libero.
Per ulteriori informazioni: Call center "Casa Base", tel. 051 41.71.728
 
Albo delle badanti a Oristano
L’assessorato alle Politiche sociali del Comune ha istituito il Registro pubblico delle badanti. Per tutelare chi compie questo mestiere che, da quando è scomparsa la famiglia tradizionale, è sempre più gettonato, ma anche per aiutare i cittadini nella ricerca di assistenti familiari.  
I requisiti per l’accesso sono: la maggiore età, il possesso di regolare permesso di soggiorno, conoscenza della lingua italiana, assoluzione dell’obbligo scolastico, mancanza di condanne penali passate in giudicato e di carichi penali pendenti, sana e robusta costituzione fisica, frequenza ad un corso di formazione professionale teorico-pratico oppure possesso della qualifica professionale inerente l’area dell’assistenza socio-sanitaria con riferimento alla cura della persona.  In attesa che vengano attivati specifici corsi si possono iscrivere anche coloro che abbiano maturato un’esperienza lavorativa documentata di almeno 12 mesi nel campo della cura domiciliare alla persona con regolare assunzione.
Il registro è aperto non solo ai residenti del comune di Oristano ma anche ai cittadini dei comuni compresi dall’ambito territoriale più ampio del Plus, da Allai a Milis, da Narbolia a Samugheo, Uras, Villanova Truschedu, Villaurbana. Le domande devono essere spedite per lettera raccomandata con ricevuta di ritorno o consegnate a mano al protocollo dei rispettivi municipi. La modulistica è disponibile sul sito internet del Comune di Oristano (www.comune.oristano.it), ma si può richiedere anche ai Comuni che fanno parte del Distretto di Oristano.
 
Registro pubblico delle assistenti familiari a Sassari
Nasce a Sassari il Registro pubblico degli assistenti familiari: servirà tanto a chi è in cerca di assistenza, quanto a chi vorrà offrire le proprie competenze.
Alle persone che intendono iscriversi è richiesta l’esperienza di almeno un anno di attività nel settore, oppure la frequenza ad un corso di 120 ore (80 di lezione e 40 di stage) organizzato dal Comune.
Per gli assistiti, persone di almeno 65 anni con uno stato di gravità certificato, sono previsti assegni di sostegno (finanziati dalla Regione Sardegna), nella misura di 3.000 euro annui. 
Per informazioni, rivolgersi in via Giusti 8, allo sportello di consulenza per extracomunitari e stranieri e del Cesil: 079 25.95.056, orientamento@comune.sassari.it

Copyright | Privacy | Crediti