Normativa

Firmato l'accordo per il rinnovo del CCNL colf
Lo scorso 9 aprile le parti sociali hanno raggiunto un accordo sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale dei lavoratori domestici, scaduto nel 2011. Aggiornamento dei minimi retributivi e allungamento del tempo di preavviso in caso di licenziamento, per le neomamme in particolari condizioni, sono alcuni dei punti salienti dell'accordo. Le parti si sono impegnate a redigere l'ipotesi del testo definitivo entro il 31 maggio, per poterla poi sottoporre alle consultazioni nei territori e giungere alla firma definitiva a fine giugno 2013. Il nuovo contratto entrerà in vigore il 1° gennaio 2014 e giungerà a scadenza il 31 dicembre 2016. Documenti riguardanti il percorso di rinnovo del contratto sono disponibili sul Blog Acli Colf, in un box dedicato.

Regolarizzazione 2012: esaminate meno di 1/3 delle domande
Lo scorso autunno, per un mese a partire dal 15 settembre, le imprese o le famiglie che avevano alle proprie dipendenze lavoratori stranieri in condizioni di irregolarità, potevano richiederne la regolarizzazione. Su quasi 135 mila domande presentate, ne sono state esaminate solo 37 mila, di cui 13.417 rigettate. I dati aggiornati al 9 aprile 2013, resi noti i da Giuseppe Casucci, coordinatore del Dipartimento politiche migratorie della Uil, svelano che il 90% dei rigetti è dovuto all’impossibilità per il migrante irregolare di provare la presenza in Italia prima del 31 dicembre 2011. Tra le difficoltà che hanno caratterizzato la regolarizzazione, vi sono gli alti costi da pagare (mille euro all’Inps, più sei mesi di contributi arretrati, più le tasse), l’alto reddito da dimostrare per il datore di lavoro e il rischio di espulsione per l’immigrato, nel caso la procedura non si fosse conclusa positivamente.
Da: Immigrazione Oggi

Risoluzione UE per favorire l’integrazione dei migranti
Per promuovere un'adeguata integrazione dei migranti, lo scorso 14 marzo il Parlamento Europeo ha approvato la Risoluzione “Integrazione dei migranti, effetti sul mercato del lavoro e dimensione esterna del coordinamento in materia di sicurezza sociale”. Fra i temi al centro del documento vi sono:
- Partecipazione e diritto di voto: una reale integrazione prevede anche la partecipazione al processo decisionale a livello politico. Gli Stati membri sono incoraggiati ad ampliare le possibilità di partecipazione sociale e di codeterminazione politica per le persone provenienti da un contesto migratorio.
- I programmi nazionali di integrazione: la Risoluzione sottolinea l’importanza che i migranti vengano preparati al mercato del lavoro interno il più rapidamente possibile, anche attraverso una diffusa offerta di corsi di lingua. Si chiede, inoltre, che i programmi di lingua e di integrazione nei paesi ospitanti forniscano informazioni sulla storia, la cultura, i valori della democrazia europea.
- L’importanza del ruolo delle donne migranti: al fine di prevenire le discriminazioni e valorizzare il potenziale contributo delle donne migranti allo sviluppo economico e sociale, gli Stati membri sono invitati a sviluppare programmi di istruzione e comunicazione per promuovere fra esse la consapevolezza dei propri diritti, oltre a creare servizi di consulenza multilingue.
Scarica qui la Risoluzione
Da: Integrazione Migranti
 

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