Formazione e certificazione delle competenze

European Care Certificate: il videoracconto
Una definizione condivisa fra gli Stati UE di cosa deve sapere chi si affaccia al lavoro di cura. È il principio alla base dello European Care Certificate.
In molti Paesi non è richiesto alcun tipo di qualificazione per assistere persone anziane o disabili, con il risultato che milioni di persone fragili in Europa ricevono assistenza da parte di personale con nessun tipo di formazione o di supporto. Lo European Care Certificate ha lo scopo di colmare questa lacuna, attestando il possesso di conoscenze di base per lo svolgimento del lavoro di cura, previste dallo standard BESCLO (Basic European Social Care Learning Outcomes). L’ECC, oltre ad offrire un minimo di garanzia a chi deve selezionare persone senza qualifica, favorisce la mobilità dei lavoratori in Europa e rappresenta un strumento per testare la propria preparazione.
Il certificato viene rilasciato a seguito del superamento di un esame svolto con le medesime modalità in tutti i Paesi. Finora sono 16 quelli in cui è stato utilizzato, anche se solo in alcuni è ufficialmente riconosciuto (ad esempio in Romania e nella Repubblica Ceca). I candidati sottoposti finora all’esame sono complessivamente 3.500, di cui solo il 61% ha ottenuto un risultato positivo. In Italia l’ente licenziatario per lo svolgimento degli esami ed il rilascio dello European Care Certificate è Aias Bologna Onlus.
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Qualifica superiore in Piemonte
Gli operatori in possesso degli attestati di frequenza e profitto ai corsi “Elementi di assistenza familiare” e “Tecniche di sostegno alla persona”, occupati in servizi/strutture residenziali e semiresidenziali socio-sanitari e socio-assistenziali pubblici e privati, con un’esperienza di lavoro nella funzione di assistenza diretta alla persona di almeno due anni, hanno la possibilità di conseguire il titolo di Operatore Socio Sanitario seguendo un corso formativo di 200 ore. Lo stabilisce la delibera 10-5950/2013 della Giunta regionale piemontese.
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Specializzazione nel Lazio
Un corso di specializzazione per operatori dell’assistenza familiare, nel settore Neurologico, Oncologico e Traumatologico. Lo hanno organizzato, a Roma, la Regione Lazio, in collaborazione con Erfap Lazio (Ente regionale per la formazione e l’addestramento regionale), il Consorzio Stedi e l’ospedale San Camillo Forlanini, nell’ambito del progetto “SAP Lazio: Sperimentazione di servizi socio-assistenziali evoluti”, in accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Si tratta di un percorso formativo gratuito di 80 ore, di cui 60 di teoria e 20 di training on the job. Fra i requisiti di ammissione, il possesso di un attestato di frequenza a corsi per “Assistente Familiare, mentre l’esperienza lavorativa di almeno un anno (con regolare contratto) era fra i titoli preferenziali. Per gli allievi era prevista una indennità di frequenza di 4,00 euro/ora di presenza al corso.

Assistenti specializzate in Campania
Operatori a servizio delle persone affette da Alzheimer. A formarle e a metterle a disposizione delle famiglie e degli enti è l'Aima, l'Associazione italiana malattia di Alzheimer, che ha da poco realizzato il secondo corso regionale di 600 ore per assistenti specializzate. In Campania si stima che i casi di Alzheimer siano tra i 60mila e gli 80mila, 900mila in tutta Italia, con almeno 200mila familiari coinvolti nell'assistenza diretta, seconde vittime di questa malattia.
Da: Napoli Today e Aima Napoli

Catanzaro: formazione di assistenti familiari
Nell’ambito del progetto Home Care Premium, il Distretto socio-sanitario di Catanzaro Lido organizza due corsi di formazione per assistenti familiari, rivolti a 60 cittadini italiani e stranieri di età compresa tra 18 e 55 anni. I corsi della durata di 60 ore, che si svolgeranno a partire da settembre, affrontano tematiche relative alla relazione con la persona non autosufficiente, elementi di primo soccorso, stili alimentari, tecniche di movimentazione di persone allettate, educazione sanitaria, igiene personale e della casa, vissuti della persona anziana. Il progetto, con il cofinanziamento dell’Inps-ex Inpdap, prevede anche la realizzazione di un registro degli operatori qualificati e benefici economici per le famiglie con anziani.
Da: Asp Catanzaro

 

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