Registri e sportelli

Albo delle Assistenti familiari in Provincia di Livorno
La Provincia di Livorno ha aderito al programma regionale toscano “Sistema integrato di servizi per le famiglie e gli assistenti familiari” (Dgr 1204/2011) per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nel settore dell’assistenza alla persona. La Provincia ha accolto l’iniziativa della Regione Toscana promuovendo localmente un’esperienza pilota per mettere a regime l’Albo degli Assistenti Familiari, una banca dati di livello regionale presso i Centri per l’Impiego, che offre personale qualificato favorendo la tutela di lavoratori e famiglie. Per questo la Provincia ha creato una rete tra tutti i soggetti – pubblici, privati, associazioni – rilevanti del territorio. Fra i requisiti per l’iscrizione all’Albo vi è aver frequentato un corso di formazione di 220 ore su modello regionale oppure il riconoscimento di adeguate competenze da parte dei Centri per l’Impiego. Durante il progetto pilota sono stati realizzati 8 corsi di 220 ore per Assistente Familiare, con 121 iscritti, di cui 66 con esito positivo; creati 3 Sportelli per Assistenti Familiari presso i CpI di Livorno, Cecina-Rosignano e Piombino-Elba; istituito il Numero Verde di supporto informativo; processati dal servizio circa 160 utenti, accolte dai CpI 80 istanze di accreditamento e 12 richieste di validazione.
Da: Provincia di Livorno

Assistenti familiari italiane: il raddoppio in provincia di Udine
Sono sempre di più le donne italiane disponibili a lavorare come assistenti familiari, baby sitter o colf. In provincia di Udine, le italiane iscritte agli appositi sportelli sono fortemente aumentate: dal 14,8% del 2013 al 30% del 2014. Una quota che supera quella delle donne di origine rumena (26%) e ucraina (11%). Gli Sportelli del progetti Siconte, che inizialmente si caratterizzavano come “sportelli badanti”, offrono oggi un servizio di incontro domanda/offerta e di assistenza contrattuale anche per il lavoro domestico e l’assistenza ai bambini. Nel 2014 agli Sportelli della provincia di Udine si sono rivolte 849 famiglie (datori), a fronte di 1.899 lavoratori iscritti. Nel 2014 i contratti firmati sono stati 945 (erano 936 nel 2013 e 917 nel 2012).
Da: Messaggero Veneto

La badante di condominio è realtà a Milano
E’ partita a fine luglio la sperimentazione del servizio di "badante di condominio" a Milano. Il servizio rientra nell’ambito dello Sportello CuraMi del Comune che si occupa di mettere in contatto la domanda e l’offerta di assistenti familiari. La prima “badante di condominio”- una donna peruviana residente da 15 anni in Italia con una grande esperienza lavorativa alle spalle - sarà disponibile nello stabile di piazzale Dateo 5 per 24 ore settimanali, dando aiuto a 6 persone residenti (il condominio è stato scelto perché è anche sede di una postazione di Custodia Sociale e di 6 alloggi protetti gestiti direttamente dall’Amministrazione comunale). La sperimentazione proseguirà ora in altri 9 condomini milanesi.
Da: Comune di Milano

Punto informativo on the road per le badanti bergamasche
Dopo la giornata di prova realizzata lo scorso 11 luglio, la Filcams-Cgil di Bergamo si appresta ad avviare il progetto “On the road”, un punto formativo su strada e itinerante, per fornire alle assistenti familiari informazioni di tipo contrattuale e fiscale. I punti informativi saranno allestiti nelle aree dove più frequentemente si riuniscono molte lavoratrici straniere impegnate nell’assistenza agli anziani in provincia di Bergamo. Il progetto intende contrastare il lavoro nero in un settore dove l’irregolarità contrattuale è ampiamente diffusa.
Da: Bergamo News

Progetto “Crossing” a Roma
Promuovere una rete di servizi a sostegno della domanda e dell'offerta di lavoro domestico e di cura, affinché l'incontro tra i bisogni delle famiglie e la professionalità delle lavoratrici/lavoratori generino un rapporto di lavoro positivo. È uno degli intenti di Acli Colf, perseguito anche attarverso la partecipazione al progetto "Crossing: servizi di family care", finanziato dalla Regione Lazio, e attuato dal Patronato Acli e dall' Enaip. Tre gli obiettivi del progetto:
- dare dignità al lavoro di cura, garantendo alle famiglie le professionalità e le competenze delle assistenti familiari, sostenendone l'inserimento e la permanenza nel mondo del lavoro;
- migliorare e potenziare il sistema di offerta presente sul territorio in materia di servizi alla persona, sostenendo la creazione e messa in rete di una pluralità di servizi pubblici e privati attivi sul territorio;
- far emergere il lavoro sommerso, favorendo l'incontro domanda/offerta, la selezione delle assistenti familiari e il supporto alla formalizzazione dei rapporti di lavoro.
Oltre ad un primo momento informativo, il progetto, che si svolgerà a Roma, prevede anche un percorso formativo per conseguire la qualifica di Assistente Familiare.
Da: Acli Colf

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